Cara Miss Nettle,
durante le feste avrò ospiti di riguardo e non vorrei commettere errori nella disposizione degli ospiti a tavola… Agitata2016
Agitarsi per una colazione, un pranzo o una cena? Non è proprio il caso: una padrona di casa nervosa mette a disagio i propri ospiti ed è garanzia di una serata catastrofica. Ma veniamo al tuo quesito. Fiumi di inchiostro sono stati versati sull’argomento, che merita la più accurata attenzione ed è assai complesso, troppo per esaurirlo in poche righe. Proverò comunque a darti qualche consiglio essenziale.
Anche se in un invito informale le regole ferree dell’assegnazione dei posti possono essere sostituite da un accorto buon senso, la padrona di casa deve senz’altro assicurarsi a) che gli ospiti siano ben assortiti; b) di non invitare troppe persone rispetto allo spazio di cui dispone. La tavola rotonda/ovale è la migliore perché consente una conversazione scorrevole, ma persino nella più piccola cucina, opportunamente trasformata in sala da pranzo, si potrà creare un’atmosfera piacevole, affiancando con sapiente sensibilità due commensali che abbiano qualcosa da dirsi. Se come nel tuo caso chi riceve è una coppia, alla destra della padrona di casa siederà l’ospite d’onore della serata (di solito è il signore più anziano), mentre a sinistra di tuo marito farai accomodare la signora più anziana o più importante (la regina? la prozia? se hai dubbi sulla “gerarchia”, attieniti sempre al principio di dare la precedenza alle persone con cui hai meno familiarità); uomini e donne devono essere alternati, e le coppie di sposi (tranne gli sposi novelli) devono essere separate. I padroni di casa dovrebbero sedere l’uno di fronte all’altra ai due capi del tavolo. Infine, i segnaposti sono richiesti solo oltre i dieci invitati, ma se preparerai dei graziosi bigliettini scritti a mano, senza troppi fronzoli, i tuoi ospiti te ne saranno grati.
“Invitare una persona è occuparsi della sua felicità durante tutto il tempo ch’essa passa sotto il vostro tetto”, scriveva nel 1825 Jean Anthelme Brillat-Savarin: ricordatene sempre e non potrai sbagliare.
Un caro augurio di Buon Natale, tua
Miss Nettle
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